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Buona Pasqua

Ogni giorno si spera di essere arrivati all’ultima curva ma ogni settimana ci cambiano la data della fine. 

Il calendario  della quarantena continua ad allungarsi e siamo arrivata alla festività di Pasqua. 

Con chi “proveremo” a festeggiare?

In queste settimane tutti siamo diventati un po’ più esperti di tecnologia e abbiamo cercato  di ridurre la distanza che ci separa dalle persone  con gli aperiskype, le cena su zoom e le videochiamate.

 Ma ci sentiamo davvero più vicini?

Le conversazioni online non assomigliano minimamente alle chiacchierate che si svolgono in una normale cena  tra amici.

 Non c’ è fluidità, non c’ è la possibilità di sovrapporsi l’un l’altro nello scorrere dei pensieri, non c’è il gioco dello sguardo per prendere parola o il cenno del sorriso per esprimere approvazione alle parole altrui. 

Spesso la linea si interrompe, non si sente bene e quando ci si sovrappone non si capisce nulla. 

Si parla a turno ma di solito o parlano tutti o non parla nessuno.

Ci illudiamo di una presenza corporale, non vogliamo sentirci isolati ma non possiamo evitare di sentirci soli. 

Forse, inevitabilmente, ci sentiremo un po’ più soli in questa Pasqua. 

La solitudine, come concetto,  viene solitamente considerata un sentimento negativo ma  in realtà ha una importante valenza positiva. 

Imparare a convivere con sé stessi è un esercizio molto importante per conoscere meglio il nostro sentire, ci insegna a rispettare noi stessi ed aiuta a rinforzare l’autostima.  

Quest’anno trascorreremo la festività della Pasqua in modo insolito e forse un po’ triste ma non occorre sforzarsi per essere allegri.

Sappiamo che finirà, come tutti i periodi brutti, anche questo periodo finirà.

Saremo cambiati inesorabilmente e probabilmente in meglio perché attraversare la paura e la tristezza in modo consapevole ci renderà più forti e ci avrà permesso di crescere emotivamente. 

A Pasqua, concediamoci di fare qualche telefonata, come una volta, una telefonata semplice, intima, che ci possa donare il senso di una comunicazione fatta di voce e di immaginazione.

Ci rivedremo, a presto.

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